Robot come Bender o Calculon sono responsabili delle proprie (tremende) azioni come gli esseri umani?
Quando Zoidberg mangia – con tanto di rutto – la bandiera della Terra davanti ai suoi attoniti abitanti, sta solo esprimendo liberamente sé stesso?
È vero amore quello che Leela prova per Fry, nel momento in cui il corpo del ragazzo viene invaso da vermi che lo rendono più intelligente e sexy?
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Quando creò la serie animata Futurama, Matt Groening – il geniale papà dei Simpson – voleva soltanto prendere in giro le convenzioni del genere fantascientifico. Invece finì per dare vita a un universo complesso e governato da regole tutte sue. Ma le avventure siderali di umani, robot, alieni e aragoste giganti protagonisti del fortunato cartoon offrono formidabili spunti per capire anche il nostro mondo, che di certo non è l’unico possibile. La serie, come questo libro, è un divertentissimo e rigoroso invito ad affrontare dei viaggi galattici dentro sé stessi, per provare a dare risposta alle questioni filosofiche più attuali ed eterne che ci siano.
«Leggere questo libro sarà emozionante come vivere nell’anno 3000, avere un extraterrestre per amico, salvare la Terra, fare l’amore con un radiatore.»
The New York Times

Chi è:
Il designer industriale Norman Bel Geddes fu il motore creativo dietro a Futurama, l’Esposizione universale che nel 1939 mostrò alla città di New York come sarebbe stato il mondo del futuro da lì a trent’anni. Le autostrade a quattordici corsie, i grattacieli alti 600 metri e i percorsi pedonali che sovrastavano le autostrade erano, forse, prospettive un po’ troppo avveniristiche per il periodo di tempo che Geddes aveva profetizzato. Sei decenni dopo, Matt Groening – il leggendario, geniale papà dei Simpson – ha osato spingersi ancora oltre, mostrando la vita delle città (e di gran parte dello spazio) nel lontano anno 2999. Allo scadere di un duplice millennium bug, reale e fittizio, nasceva così Futurama, la serie tv animata che è ancora oggi uno degli artefatti culturali più amati e rimpianti del mondo contemporaneo. Il protagonista è Fry, un ragazzo distratto e poco motivato che per lavoro consegna pizze. Per errore viene rinchiuso in una capsula criogenica – un sarcofago programmato per riaprirsi dopo mille anni – e una volta fuori si trova in un mondo popolato da alieni e robot, in cui il riscaldamento globale ha raggiunto un limite insostenibile e l’abuso di sostanze illecite sembra il problema più diffuso. Grazie a un parente stretto/lontano (il suo decrepito pronipote, nientemeno), Fry trova in un colpo solo un lavoro alla Planet Express e due buoni amici: Leela, capitana ciclope di una nave spaziale, e Bender, robot dedito a quasi tutto e poco dedito al politicamente corretto. Futurama ha lanciato il suo primo episodio nel 1999, e dopo soli quattro anni il canale statunitense Fox ha cancellato la trasmissione, per lo sconcerto di milioni di fan. Ma l’influenza, la profondità e la rilevanza di Futurama continuano ancora oggi. Tra le altre cose, hanno ispirato i saggi contenuti in questo libro, che analizzano il mondo creato da Futurama alla luce del pensiero dei più importanti filosofi occidentali. Courtland Lewis li ha riuniti ed è nato così Futurama e la filosofia, che indaga – divertendosi e divertendoci – sul significato nascosto degli episodi più memorabili di questa serie. Quindi: allacciate le cinture, fate un bel sorso di slurm, e preparatevi a un altro strabiliante viaggio nel futuro.